Neo Runnerista
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Salve a tutti, volevo presentarvi il mio Runner, ormai quasi un prototipo visto che di originale ci è rimasto ben poco.
Sono partito con le piccole modifiche già a 15 anni, e a nemmeno 17 anni avevo già elaborato tutto lo scooter da trofeo, principalmente con i componenti Polini Evolution dell'epoca (parliamo del 2004/2005 circa). Qualche turno in pista a 18 anni, poi lo scooter è rimasto fermo per circa 15 anni, accendendolo giusto 3/4 volte l'anno per giretti vicino casa, ed è rimasto pressoché tutto invariato fino all'anno scorso, quando mio fratello, volendo fare un giro, lo ha grippato (perdeva acqua da tempo ed era rimasto praticamente a secco, è partito senza ricontrollarla e ha rotto il motore).
Così dopo qualche mese, c'è stata l'idea di farlo ripartire, a quel punto però prendendo un cilindro un po' più performante rispetto al Polini Evolution 3 del 2005. L'idea iniziale era quella di lasciare tutto il resto invariato, e la scelta è caduta sullo Stage6 R/T 70. Una volta montato, però, c'è stata la problematica con la marmitta Evolution 9 che avevo (con quel cilindro, la mia marmitta usciva molto più alta e non era possibile utilizzare la staffa originale, andava modificata), a quel punto la voglia di abbinarci la sua marmitta è stata troppo forte, quindi l'acquisto della Stage6 R/T per 70cc è stato d'obbligo.
Mi stavo riaffacciando nuovamente nel mio mondo, quello che mi aveva fatto vivere i momenti più belli nella gioventù, ma essendone stato "fuori" per tanto, forse troppo tempo, mi sono accorto di quanto fosse andata avanti l'evoluzione degli scooter da trofeo. E quindi non mi sono accontentato di avere uno scooter funzionante, volevo avere uno scooter pronto per tornare in pista e magari idoneo nel caso in cui volessi fare qualche upgrade in futuro. Così ho prima acquistato il carter motore Malossi MHR C-One (e i vari componenti per poter montare la pompa dell'acqua elettrica), poi è stato il turno di tutta la trasmissione completa, aggiornata alle ultime versioni (Variatore MHR Team 2, Correttori di coppia MHR Team Red Fury, Frizione e Campana Stage6 R/T, cinghia Polini Evolution in Aramid), del reparto frenante anteriore (pompa e pinza radiale, disco flottante) e della ciclistica (ammortizzatore posteriore Stage6 R/T, forcella anteriore Marzocchi di derivazione Derbi GP1, e l'adozione di pneumatici Slick PMT). Non per ultimo la strumentazione, fondamentale per la pista. In questo modo avevo migliorato e di tanto le performance dello scooter, sia di motore che di ciclistica, e avevo ripreso a girare in pista, iniziando a divertirmi molto.
Il problema fondamentalmente, però, è iniziato a sorgere quando ho iniziato a spingere di più, perché i limiti della forcella che montavo (ricordo che è sempre una forcella standard di derivazione scooter stradale) si sentivano tutti, non avendo nessuna possibilità di regolazione. Nell'ingresso delle curve lente, dove entravo con il freno pinzato, tendeva a "ballare" molto, alcune volte addirittura a chiudere lo sterzo, togliendomi un po' di fiducia e costringendomi a forzare meno e a non poter fare quello che volevo.
E così, con un mio amico, abbiamo stravolto completamente l'anteriore dello scooter. Prendendo spunto dai vari scooter trofeo della Polini Italian Cup, abbiamo optato per l'adozione di forcelle regolabili da PitBike. Ma, al contrario di qualsiasi altro scooter visto fin'ora che prevede delle piastre di sterzo particolari adattabili al cannotto originale, noi abbiamo tagliato il cannotto di sterzo e abbiamo saldato un cannotto artigianale ricavato dal pieno (rinforzato con una cravatta), sul quale sono state poi montate delle piastre di sterzo di derivazione PitBike. In questo modo è stato possibile poi optare per delle forcelle regolabili (Mir Racing per Moto4, PitBike/MiniGp) e un cerchio sempre di derivazione PitBike/MiniGp, potendo contare così su un anteriore più "pistaiolo".
Ora non ci resta che provarlo in pista, vedendo se i frutti del lavoro pagheranno.
Intanto, almeno dal punto di vista estetico, a me piace davvero troppo!
      
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